COESIONE SOCIALE, CONDIVISIONE E PARTECIPAZIONE
Nel nostro Paese, così come nella nostra città, si sta assistendo da tempo a una sempre maggiore affermazione di una cultura individualista e al progressivo indebolimento delle relazioni di solidarietà. Questi fenomeni influiscono sull’aumento delle fragilità di quella parte della cittadinanza più vulnerabile, alimentando una dimensione di instabilità e disuguaglianza sociale.
La nostra proposta è di favorire e sostenere processi di coesione sociale, anche costruendo reti e consolidando quelle già presenti, coinvolgendo i cittadini, le associazioni che operano sul territorio, l’Amministrazione Comunale e i volontari e incoraggiando la partecipazione attiva alla vita della città.
Ci proponiamo di istituire un “tavolo” permanente di consultazione tra l’Amministrazione Comunale e le organizzazioni che operano nel sociale, ove il Comune dovrà incarnare il ruolo di regia per focalizzare e mobilitare tutte le energie possibili.
A livello preliminare proponiamo un’approfondita indagine conoscitiva dei “bisogni” dei cittadini per individuare le priorità e progettare i conseguenti interventi.
Su alcuni aspetti in particolare ravvediamo necessità di attenzione:
- azioni di riorganizzazione/razionalizzazione dei servizi che, oltre a mantenere standard di qualità, non si limitino a rifinanziare quanto è stato fatto finora, ma si concentrino dove i bisogni sono aumentati o sono stati trascurati;
- politiche sociali mirate a sostenere famiglie, imprese e cittadini, poiché il welfare municipale non svolge solo un fondamentale ruolo redistributivo, ma rappresenta anche un motore di sviluppo per il territorio;
- integrazione e consolidamento tra servizi sanitari e sociali, garantendo maggiore assistenza con un modello flessibile e integrato di interventi residenziali, semiresidenziali, domiciliari e assicurando continuità delle cure dopo le dimissioni ospedaliere.
Gli interventi sociali maggiormente incisivi per la città di Legnano saranno orientati nei confronti delle seguenti categorie:
Famiglie
Giovani
Imprese
Immigrazione
Anziani
Disabilità